27 set 2009

LA GRANDE TRUFFA DEGLI OGM


Cos’è un OGM?
E’ un Organismo Geneticamente Modificato, cioè un organismo in cui è stato inserito il gene di una specie differente. Ad esempio le fragole in cui è stato inserito il gene di un pesce artico.

Cos’è la Monsanto?

Il maggior produttore mondiale di sementi geneticamente modificate. In passato è stato produttore dell’agente arancio, un erbicida tossico usato nella guerra in Vietnam, che provoca tuttora malformazioni alle popolazioni locali. La Monsanto ha anche brevettato l’aspartame e i PCB, poi vietati in quanto tossici.

Gli OGM sono pericolosi?

Ci sono decine e decine di studi che confermano la dannosità degli OGM. Allergie, lesioni intestinali, abbassamento delle difese immunitarie, sterilità, affezioni del pancreas e resistenza agli antibiotici sono tutte manifestazioni primarie, ma anche nelle generazioni future possono manifestarsi alterazioni fisiologiche, come dimostra lo studio della russa Irina Ermakova.

Perché è così difficile creare un OGM sicuro?

Perché, come reso evidente dal Progetto Genoma, non esiste una correlazione esatta tra gene e proteina e nessuno sa se un gene che codifica una determinata sostanza in un insetto, sia in grado di produrre la stessa in una pianta. In secondo luogo, non è possibile prevedere dove si inserirà il genoma iniettato, né quali saranno le interazioni con gli altri geni. Il risultato di tutto questo è la creazione di mostri. L’ingegneria genetica conosce ancora troppo poco riguardo alla vita per manipolarla.

Ci sono rischi per l’ambiente?

Sì, la contaminazione delle colture autoctone, l’alterazione dell’ecosistema, la diminuzione delle varietà, lo sviluppo di parassiti più resistenti. Secondo un rapporto di Friends of the Earth l’uso di pesticidi è addirittura aumentato invece di diminuire. In Canada tutti i campi di colza sono stati contaminati e le coltivazioni locali sono praticamente scomparse.

Perché i produttori di sementi sono interessati agli OGM?

Principalmente perché sono brevettabili. Il controllo delle principali colture garantirebbe il controllo globale sul cibo.

Gli Ogm possono risolvere il problema della fame nel mondo?

Sinora le coltivazioni OGM non hanno mostrato incrementi produttivi e comunque il problema della fame è più legato alla ripartizione del cibo che all’effettiva produzione. Le monoculture ogm riducono le varietà e questo, nel caso di una malattia, causerebbe la perdita di tutto il raccolto, con conseguenze devastanti su vaste aree.

La legislazione europea ci tutela?

Non molto, infatti non c’è alcuna indicazione in etichetta per contaminazioni o ingredienti OGM nel complesso inferiori allo 0,9%. Il 30% cento dei mangimi è OGM, ma non c’è alcun obbligo di informare l’utente. Una proposta interessante sarebbe di spingere i governi alla regolamentazione di un’etichettatura “Ogm free”.


Fonti:
Il Consapevole, num. 20
AAM Terra Nuova, num. 228
Greenpeace

23 set 2009

Gianni Letta indagato dalla procura di Lagonegro


Abuso d'ufficio, turbativa d'asta e truffa aggravata: sono queste le ipotesi di reato per le quali il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, è indagato nell'ambito di un'inchiesta della procura di Lagonegro.

Secondo i magistrati del foro lucano, il braccio destro del presidnete del Consiglio avrebbe favorito la holding di cooperative legata a Comunione e Liberazione "La Cascina" nell'appalto per un centro di assistenza per richiedenti asilo a Policoro, in provincia di Matera. La notizia è lo scoop con cui Il fatto quotidiano (omaggio a Il Fatto di Enzo Biagi), il giornale diretto da Antonio Padellaro da oggi in edicola, celebra la sua nascita. Il titolo è interlocutorio: "Indagato Letta. Da dieci mesi e nessuno ne parla""Nessuno ne parla" - L'interrogativo che Marco Lillo e Peter Gomez, autori del pezzo, si pongono è il perché la notizia non sia transitata sui giornali, visto il ruolo istituzionale dell'indagato.

L'ipotesi più accreditata, sollevata dagli autori, è che Letta sia proprio l'uomo al cospetto del quale i grandi editori devono battere cassa per ottenere i finanziamenti pubblici all'editoria.

L'impunità dello scudo fiscale


La maggioranza, attraverso un emendamento approvato dalla Commissione finanze del Senato, allarga le maglie della norma che consente, dietro il pagamento di un'imposta, il rientro dei capitali illecitamente trattenuti all'estero. Non ci sarà protezione per i reati penali, ma rimane per molti infrazioni societarie e tributarie, tra cui il falso in bilancio.

Le commissioni Bilancio e Finanze del Senato hanno approvato una nuova versione dell'emendamento Fleres sullo scudo fiscale. Salta il "salvacondotto" per la sfera penale, ma lo scudo fiscale (ovvero la possibilità, per coloro che hanno capitali illeciti all'estero, di farli rientrare in Italia dietro il versamento di un'imposta) votato dalla maggioranza offre protezione per una serie di reati tributari tra cui il falso in bilancio. Rispetto al vecchio emendamento Fleres, sono esclusi dallo scudo i procedimenti in corso alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto (5 agosto 2009). Resta la modifica sui tempi con la possibilità di chiedere il rientro dei capitali entro il 15 dicembre 2009.
Nell'emendamento Fleres riformulato e approvato dalle commissioni Bilancio e Finanze del Senato è confermato il non obbligo da parte degli intermediari di segnalare capitali sospetti.

Si escluderà, in un prossimo e agghiacciante futuro, la punibilità penale in caso di reati tributari come la dichiarazione fraudolenta, l'infedele dichiarazione, l'omessa dichiarazione, l'occultamento o la distruzione di documenti contabili, quest'ultimo reato fortemente connesso con i reati societari. Ed ecco come si arriva al falso in bilancio: il salvacondotto vale anche per i reati societari, tra cui il falso in bilancio, quando questi siano stati commessi per eseguire od occultare reati tributari. Tra questi ci sono: false comunicazioni sociali in danno della società, dei soci e dei creditori, falsità materiale commessa da privati, falsità ideologica commessa da privati in atto pubblico, falsità in notificazioni in scrittura privata, uso di atto falso, soppressione di istruzione o occultamento di atti veri.

In sintesi, per tutti coloro che, per spostare i capitali all'estero, hanno commesso questi reati, la norma varata dalla maggioranza garantisce l'impunità.
Fare cassa, da parte del Governo, attraverso questi tatticismi che rendono l’illecito quanto mai lecito non rappresenta senz’altro un modello il virtù né etico né sociale. Ma non si poteva aspettare (an)che questo..

22 set 2009

Nasce il giornale di Travaglio: "Il Fatto Quotidiano"


Cari amici, mentre diamo gli ultimi frenetici ritocchi al primo numero de "Il Fatto Quotidiano", due parole sulle città che riusciremo a raggiungere: le abbiamo pubblicate da qualche giorno sull’Antefatto e subito si sono scatenate le reazioni più disparate: dal sollievo di chi ha appreso che troverà regolarmente Il Fatto ogni giorno nell’edicola sottocasa al disappunto di chi ha scoperto che la sua città non è fra quelle comprese nell’elenco della nostra distribuzione.

L’avevamo detto fin dal primo momento: per non morire strangolati nella culla, abbiamo dovuto fare delle scelte, essendo impossibile per via dei costi raggiungere tutte e 38 mila le edicole d’Italia. Il nostro distributore, fra i due o tre migliori del Paese, ci aveva suggerito una distribuzione ancor più prudente. Noi, anche al prezzo di qualche sacrificio economico, abbiamo ottenuto di raggiungere tutte le regioni tranne purtroppo la Val d’Aosta.

Nel primo elenco non era compresa la Calabria, ma siamo intervenuti anche lì e proprio ieri ci è stato comunicato che Il Fatto Quotidiano arriverà anche a Sant’Eufemia-Lamezia Terme, Reggio Calabria e Cosenza, dove speriamo che le fosche previsioni dei nostri venditori vengano smentite da un gran numero di lettori. Se poi dovesse accadere il miracolo, cioè se il nostro quotidiano si attestasse su un numero di copie vendute superiore alle previsioni, saremo sempre in tempo ad aggiungere nuove località.
Meglio crescere per gradi, senza mai fare il passo più lungo della gamba, piuttosto che essere costretti a retrocedere o a ritirarsi per eccesso di ottimismo. Siamo un piccolo vascello corsaro, e come tali dobbiamo muoverci nei primi tempi.

Nell’attesa, visto il ritardo con cui abbiamo comunicato l’elenco delle città che raggiungeremo in edicola, abbiamo deciso di prorogare fino al 15 ottobre l’offerta speciale per gli abbonamenti, così che i lettori che non vogliono perdersi Il Fatto possano abbonarsi a prezzo ridotto e sopperire alla nostra assenza nei chioschi delle loro città (sappiamo che molti di voi lo stanno già facendo, tant’è che negli ultimi giorni il numero degli abbonamenti ha ricominciato a lievitare al ritmo di 100-150 all’ora). Per tutti gli altri, sarà pronto entro la prima metà di ottobre il servizio di abbonamento in edicola con la formula del coupon. Continuate a seguirci su Antefatto, che non è ancora il sito del Fatto Quotidiano, ma lo diventerà presto, entro dicembre. Lavori in corso, anche lì. Ora andiamo a chiudere il primo numero.

Grazie a tutti, a domani.

di Antonio Padellaro e Marco Travaglio