17 feb 2008

Basilicata: niente aborto, negata la legge 194


di Giambattista Cervino

Il tema all'ordine del giorno è la legge "194/78", ovvero, la norma che contiene i dettami sull’interruzione di gravidanza. Non è tema elettorale, ma qualcuno lo vorrebbe. Ha trent’anni, ma è attuale più che mai in tempi in cui la polizia si permette di irrompere in una corsia d’ospedale e fare il terzo grado a una donna che è in uno dei momenti peggiori della sua vita. Come è successo a Napoli al reparto di ostetricia dell'Azienda universitaria «Federico II» di Napoli, dove una donna che aveva appena subito un aborto è stata interrogata, previo blitz della Polizia. Quanta delicatezza.

Ma c’è da alzare la soglia d’attenzione perché l’episodio dell’ospedale di Napoli è il segno che c’è un regresso dei diritti acquisiti. In Basilicata, però, le cose vanno sempre peggio. Qui la legge 194 è quotidianamente boicottata da un esercito di obiettori. Ed è record… infatti i medici lucani obiettori di coscienza all’aborto sono circa il 93 per cento. Nell’ambito di questo primato registriamo le situazioni della più grande azienda ospedaliera della Basilicata, l’ospedale San Carlo di Potenza, dove la percentuale di obiettori è del 95 per cento e dell’ospedale di Lagonegro, che vanta un primato nel primato, con il cento per cento di obiettori.
“Ritengo opportuno precisare – afferma Maurizio Bolognetti, Consigliere Associazione Coscioni e Segretario Associazione Radicali Lucani - che la mia iniziativa a sostegno dell’applicazione della legge 194 in Basilicata non è contro qualcuno, ma a favore della legalità e del rispetto delle regole e della legge. Non sono contro i medici obiettori, ma riterrei opportuno che al San Carlo, come nel resto d’Italia, venisse garantita una presenza di medici non obiettori di coscienza all’aborto pari almeno al 50 per cento”.

Di seguito riporto un inchiesta svolta dallo stesso Bolognetti sulla Basilicata (tratto da: http://lucania.ilcannocchiale.it/):

Ginecologi obiettori:

Asl 1 - Ospedale di Melfi ,un solo non obiettore su dieci ginecologi(obiezione al 90%);

Asl 2 – Ospedale San Carlo di Potenza, 2 non obiettori su 22 ginecologi(obiezione al 90,9%) ; nel 2007 c’era un solo non obiettore(il Dr. Rocco Lovanio Paradiso);

Asl 2 – Ospedale di Villa D’Agri, 2 non obiettori su 6 ginecologi(obiezione al 66,6%);

Asl 3 – Ospedali di Lagonegro(PZ) e Chiaromonte(PZ), un non obiettore su 13 ginecologi(obiezione al 92,3%); nel 2007 erano tutti obiettori;

Asl 4 – Ospedali di Matera e Tricarico, 3 non obiettori su 16 ginecologi(obiezione 81,2%);

Asl 5- Ospedali di Policoro(MT), Tinchi(Mt) e Stigliano(MT), un solo non obiettore su 11 ginecologi(obiezione 90,9%).

In totale su 78 ginecologi, nel 2008 registriamo 10 non obiettori, per una percentuale di obiezione pari all’87,1%. Per la prima volta da anni all’ospedale di Lagonegro c’è un non obiettore; all’ospedale di Potenza i non obiettori sono passati da uno a due; con l’arrivo del nuovo primario registriamo un sensibile miglioramento anche presso l’ospedale di Matera. Complessivamente l’obiezione scende di qualche punto percentuale rispetto al 2007 e ai dati ministeriali del 2004.

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