21 giu 2005

'Al di la del sole', parole per credere -- di G. Cervino

'Al di la del sole' è il primo libro a firma di Gerardo Melchionda, noto intellettuale del lagonegrese impegnato da sempre in cause di natura civile, ambientale e sociale. 'Al di la del sole' è un libro sulla religione e sulla libertà. Un libro sulla vita che nel suo svolgersi richiede la forzata combinazione con l'irrazionale e il metafisico per sfuggire dall'ignoto, dalla paura per tutto ciò che non si conosce, e, a volta, anche per quello che si conosce. Il libro, edito da Brigante Editore, in vendita già da qualche settimana nelle edicole (al prezzo simbolico di 9 euro), inizia, non a caso, con una citazione del Mahatma Gandhi: ?Se non riuscite a rendervi conto che la fede altrui è altrettanto vera della vostra, quanto meno doveste sentire che gli altri uomini sono altrettanto veri di voi?. Una premessa che rappresenta l?intera linea suggerita dall'autore sulla capacità di credere lontani dai condizionamenti delle infrastrutture sociali.

A tale proposito sono state molte le domande che hanno spinto l?autore a scrivere questo libro sulla religiosità e sulla religione, sull'uomo e il rapporto con Dio, sulla ragione e la propria cognizione dell'infinito. "Se Dio, per un fedele - afferma Melchionda - è ragione pura, come mai egli negherebbe all'uomo l'uso della ragione per conoscerlo? Se Dio è ragione, come mai la ragione umana non riesce a spiegare l'esistenza, se non del metafisico cioè dell'irrazionale? Perché credere nel Dio cattolico e non in quello islamico o buddista? Per i credenti delle tre diverse fedi verità assoluta è l'una, verità assolute sono le altre. Da cosa scaturisce la credenza in un Dio piuttosto che un altro, se non dal luogo di nascita del credente? Chi nasce in Occidente è cristiano, in India induista o buddista, nei paesi dell'Islam musulmano, ecc. ecc. I casi di sparute minoranze interferenti non fanno storia; testimoniano, invece, della legge imperante. In altri termini - continua l'autore - è la cultura del luogo a condizionare le scelte religiose. Tra queste scelte passive e la verità di mezzo c'è un abisso, perché altrimenti sarebbe a dire che chi nasce in Italia è nel giusto, nel vero e chi, invece, nasce per sua sventura altrove (i natali, infatti, non si scelgono) è un mentitore, un insensato, un irrazionale. La verità è tale se supera i limiti delle singole culture?

Gerardo Melchionda è nato nel 1954, risiede attualmente a Nemoli. Insegna Scienze Naturali presso l'ISIS "F. de Sarlo" di Lagonegro. Melchionda ha alle spalle un importante carriera politica che lo ha portato anche a ricoprire la carica di Sindaco di Nemoli. Intellettuale, Politico, Antagonista, Gerardo Melchionda è una di quelle poche personalità che sfugge realmente alle etichette e alle definizioni schematiche della dialettica, della sua persona, però, è tratto indelebile l'assidua ricerca della libertà di pensiero e della lotta perenne alla ingiustizia sociale, senza scendere a compromessi.

Non si poteva non tenere conto, nel profilo delineato dall'autore, di alcuni spunti autobiografici che rappresentano le radici dell?esperienza e della spiritualità di ognuno. "Cattolico per vocazione ereditaria - scrive Melchionda - ho vissuto la mai infanzia e giovinezza nella fede che fu della mia famiglia. E, di certo, avrei proceduto per questa strada fino alla fine dei miei giorni ed avrei educato i miei figli all'adorazione, magari disinteressata, di Dio, di santi, degli angeli e perché no, anche ad amare i ministri di Dio, se non avessi incontrato delle persone che mi hanno permesso di approfondire degli studi e di confrontarmi con altri modi di pensare cambiando la mia vita. Tali esperienze mi hanno permesso di cogliere il più prezioso dei beni: l'amore passionale per la libertà?libertà di pensare, di amare, di vivere, libertà dalla schiavitù, dalla religione coi suoi tabù e dogmi?".

Pubblicato il 21/06/2005 su LUCANIANET

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