28 giu 2005

Quale sinistra per Lagonegro? -- di G. Cervino

Siamo alle solite. I grandi partiti, siano essi di destra o di sinistra, proprio non ci tengono ad essere ripresi dai mezzi di comunicazione su fatti che riguardano la propria organizzazione, il proprio piccolo ed irreale sistema. E' successo anche ai Democratici di Sinistra di Lagonegro. A seguito di un articolo del sottoscritto (pubblicato sul portale Lucanianet.it, e poi ripreso dal quotidiano regionale "La Nuova Basilicata"), si è esposta qualche differenza di opinione, offerta pubblicamente sulle pagine de "Il Marsicano" da un componente di tale Partito, si è scatenata una bufera mediatica di riparazione e di sconfessione. Si scrive immediatamente un comunicato di sconfessione.

"In risposta ad un articolo pubblicato di recente sul quotidiano "La Nuova Basilicata" - recita il comunicato della segreteria dei Ds-Lagonegro - il quale riferisce in modo, peraltro, maldestro in merito ad una presunta crisi in casa DS, ritengono doveroso fare chiarezza ristabilendo la verità dei fatti riportati in modo distorto e tendenzioso. Intanto pare opportuno precisare che il Segretario di Sezione Domenico Carlomagno, che secondo l?autore dell'articolo sarebbe contrastato da un insieme ben nutrito costituito da laburisti indispettiti, dalla sinistra DS e dal sindacato, svolge il suo mandato di dirigente grazie all'investitura democratica decretata dal voto unanime del comitato direttivo, organismo di cui fanno parte a pieno titolo gli stessi soggetti indicati, sempre dall?incauto cronista, come fazione a lui ostile?

L'incauto cronista, pare dimenticare Carlomagno, ha soltanto ribadito delle dichiarazioni fatte da un autorevole membro del Partito al quale fa capo lo stesso segretario che ha emesso il comunicato. Ma, a quanto pare, il diritto di critica non fa più parte della dialettica politica dei Democratici di Sinistra. Ma ad onor di cronaca ricordo le dichiarazioni del diessino Giuseppe Grisolia a proposito.

"Durante la serata - scrive Grisolia - la cosa che maggiormente mi ha colpito, è stato il mancato ringraziamento sincero al nuovo eletto nonostante, a mio avviso, i DS dovrebbero riconoscergli gratitudine considerato che, grazie alla sua presenza in lista, si è potuto contenere l'emorragia di voti prevedibile nel lagonegrese". Ed ancora, si legge a proposito dell'intervento di Paolo LaGuardia, sostenitore del segretario Carlomagno: "Si è poi dilungato su temi di importanza irrilevante per la platea; ha parlato del "compagno" DiLascio e dell'amico Mitidieri (entrambi della Margherita, n.d.a.), di strane strategie partitiche che a suo dire avrebbero coinvolto l'On. Luongo?"

Ma il tiro si alza nei passi successivi. "I dirigenti di questa sezione - continua il comunicato dei Ds Lagonegro - invitano a diffidare di quanti, professandosi di Sinistra, anziché indirizzare i propri attacchi alle forze di centrodestra che producono danni alla nostra Città, mirano a sfasciare ciò che si è faticosamente costruito, attentando all?unità dei partiti e delle coalizioni, provocando in tal modo la sfiducia degli elettori di centrosinistra".

Semplicemente, significa che chi è di "sinistra" o di "destra" deve, necessariamente, essere d'accordo con le linee espresse dalla maggioranza di un gruppo elitario di persone, i quali, accomunati da una tessera, detengono il diritto d'autore su ciò che è, o non è, di di "sinistra" o di "destra"? Chi aspira a governare un Paese non può esimersi dal capire che condividere l'altrui pensiero è il primo passo per migliorarsi, crescere in comunità, nella diversità e nell?armonia, unendo le particolarità, superando la mera volontà di potenza e l'egoismo sfrenato dei singoli. Siano essi di destra, che di sinistra.

Pubblicato il 28/06/2005 su LUCANIANET

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